Tutti i vigneti della tenuta condividono lo stesso tipo di terreno e le condizioni climatiche. Il suolo è il fondo oceanico, costituito da argilla sedimentaria, sabbie ghiaiose e limo alluvionale con fossili marini (conchiglie e ostriche).
Quattro milioni di anni fa, durante l’età medio-pliocenica, questa parte della media valle del Tevere era coperta dal mar Tirreno che lambiva i fianchi della catena appenninica. La graduale ritirata del mare era dovuta a movimenti tettonici, che causavano un sollevamento generale dell’area. Recentemente archeologi dell’Università di Perugia hanno scoperto i resti fossilizzati di capodogli ai confini della proprietà, che sono ora esposti nel Museo di Allerona.
La ghiaia e le sabbie consentono un ottimo drenaggio, incoraggiando le radici ad andare più in profondità per il nutrimento dal calcare formato dai fossili marini, dai detriti di rocce e dall’acqua di mare. L’argilla, che è prodotta da calcare degradato, agisce come una spugna, trattenendo acqua e aggiungendo calcio.